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Il Lago

Sezione dedicata al lago di Campotosto, una delle maggiori attrattive naturali nel territorio comunale.

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Introduzione

Il Lago di Campotosto è il più grande lago artificiale d’Italia, il secondo in Europa. È situato a circa 1315 metri s.l.m., ha una superficie di circa 1400 ettari ed una profondità massima compresa tra i 25 e i 30 metri. Incastonato nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e situato interamente in provincia di L’Aquila, tra i comuni di Campotosto, da cui prende il nome, Capitignano e L‘Aquila, tra il versante settentrionale del Gran Sasso d‘Italia, quello occidentale dei Monti della Laga ed i Monti dell’alto Aterno che lo delimitano ad ovest. Dove attualmente c’è il Lago, inizialmente era presente una vasta conca (formatasi probabilmente dalla normale erosione) che veniva coltivata e nella quale veniva portato al pascolo il bestiame. In molti punti la pianura si presentava piuttosto paludosa per la presenza di avvallamenti detti “pantani” nei quali si raccoglieva l’acqua soprattutto sorgiva o piovana. Il panorama naturalistico di Campotosto è così variegato da offrire molteplici scenari mozzafiato. Proprio la bellezza dei luoghi, insieme alla salubrità dell’aria e ad un clima che nel corso degli anni stato mitigato dall’influenza delle acque del lago, fanno sì che Campotosto sia meta di migliaia di turisti che, prevalentemente nel periodo estivo, vengono a trascorrere le loro vacanze in un’oasi di verde rimasta incontaminata dalle frenesie cittadine.

La storia

Inizialmente, il bacino del Lago non era altro che un vasto altopiano, che veniva coltivato e utilizzato come pascolo e dove tutti gli abitanti del comune erano soliti portare le loro bestie. In molti punti la pianura si presentava piuttosto paludosa per la presenza di avvallamenti detti “pantani” nei quali si raccoglieva l’acqua soprattutto sorgiva o piovana.

Gli abitanti del luogo avevano scoperto che nella pianura, specialmente al di sotto del manto erboso, era presente uno spesso strato di torba con la quale venivano fatte delle mattonelle che, una volta essiccate al sole, venivano usate come combustibile per il fuoco durante l’inverno. Per rendere l’altopiano più fertile e produttivo furono interessate le autorità che nel 1887-88 presentarono un progetto di bonifica della pianura e contemporaneamente un progetto per l’estrazione della torba.

Questi progetti crearono molte aspettative nei cittadini soprattutto quando vennero aperti i cantieri e vennero realizzati il Ponte delle Stecche e le varie strade per i collegamenti e costruita la ferrovia che doveva collegare L’Aquila con Campotosto per il trasporto della torba. La torbiera rimase aperta fino al 1924 poi, considerato che la torba non aveva grandi sbocchi anche a causa del basso potere calorifico, vennero chiusi tutti i cantieri e si decise di usare l’enorme pianura per un’attività più redditizia: lo sfruttamento dell’energia elettrica. Nel 1939-40 iniziò la costruzione degli sbarramenti artificiali, vale a dire: la Diga di Rio Fucino (a gravità in calcestruzzo e ferro), la Diga di Poggio Cancelli (a gravità in terra battuta) e la Diga di Sella Pedicate (a gravità in terra battuta con uno strato di ferro e cemento) e contemporaneamente all’innalzamento delle dighe veniva riempito il bacino bloccando le acque del Rio Fucino, degli affluenti del Vomano e quelle del Trontino.

Attualmente il lago viene alimentato, oltre che dai fiumi elencati, anche da due Canali di Gronda: quello occidentale, che preleva le acque dell’Alto Tronto e quello Orientale che preleva le acque dell’Alto Trontino e del Rio Castellano.

La creazione del lago ha lo scopo di utilizzarne le acque per il funzionamento delle centrali idroelettriche site nella valle del Vomano. Il Iago di Campotosto, sfruttando un dislivello di quasi 300 metri, alimenta direttamente turbine elettriche poste nella galleria di Provvidenza con una potenza di circa 466.000 kW, inoltre grazie agli sbarramenti posti lungo il letto del Vomano (Lago di Provvidenza e Lago di Piaganini) e sfruttando sempre dislivelli notevoli, alimenta anche le centrali di San Giacomo e Montorio. Di notte con un sistema di pompaggio che sfrutta l’energia elettrica in eccedenza, le acque vengono riconvogliate, per il tramite dei bacini artificiali intermedi, fino al Lago di Campotosto.

L’energia elettrica prodotta, che mediamente per ogni anno superiore a 800/900 milioni di kWh, viene immessa nel circuito Nazionale.

Attività sul territorio

(Le attività di seguito elencate sono tutte consentite, ma al momento non sono
organizzate dal Comune)

Percorsi naturalistici

In fase di attivazione

Birdwatching

Esiste un percorso realizzato dal Reparto Carabinieri Biodiversità di L’Aquila presso la località “La Macchiola”

Sci di fondo / alpinismo / Gite a cavallo

Attività sul lago

Canoa

Surf

Pesca sportiva